Social VR: la realtà virtuale applicata ai Social Media
I Social Network, in particolare Facebook, hanno da un po’ di tempo rivoluzionato il modo di comunicare tra le persone, eliminando i vincoli di distanza tra utenti localizzati in posti anche molto distanti tra loro. Ma non finisce qui. Con l’integrazione delle nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata alle piattaforme social il futuro delle community online è destinato a cambiare ancora.Molte sono le potenzialità, così come i rischi, di questa nuova frontiera.
Il connubio tra Social Network e realtà virtuale è una tendenza che acquisterà sempre più importanza. Esistono già diverse piattaforme che hanno integrato la realtà virtuale per rendere l’esperienza di socializzazione online più reale, a volte senza molto successo.
Alcuni esempi?
- VTime: un’app che permette di incontrare le persone in uno spazio di realtà virtuale;
- REC Room: un’applicazione di gaming VR per il gioco multiplayer;
- Altspace VR: nato per far interagire le persone in ambienti diversi;
- VR Chat: un mondo virtuale dove interagire con altri utenti tramite avatar;
- High Fidelity VR
Un motivo per cui molte esperienze virtuali non hanno avuto grande seguito è che i contenuti non sono molto coinvolgenti, oltre al fatto che creare esperienze in VR è molto costoso.
L’unico modo per rendere la realtà virtuale un prodotto di massa e diffonderlo sempre più è l’integrazione con uno dei Social Media più utilizzati: Facebook.Già nel 2016 Facebook fece numerosissimi investimenti nella realtà virtuale, affermando che “la VR sarà la piattaforma più social di tutte”. Nel 2017 avanzò con una proposta simile a quelle delle piattaforme social virtuali prima descritte, introducendo un’app chiamata Spaces in cui incontrarsi con i propri amici ridisegnati in modalità avatar in un ambiente virtuale. Grazie all’ausilio di un Oculus Touch, è possibile anche interagire con gli amici riproducendo i comandi degli arti superiori del corpo.Nella conferenza Facebook F8 del 2018 dedicata alle novità del social, è stata annunciata, tra le novità previste per l’anno, anche la proposta di un visore di realtà virtuale più economico e meno impegnativo di quello proposto due anni fa in partnership con Samsung. Si chiama Oculus Go e non ha bisogno di essere integrato allo smartphone o al pc come accadeva per il visore proposto in precedenza, ma funziona in maniera indipendente. La nuova piattaforma permette di applicare la realtà virtuale in molti ambiti, per incontrarsi con i propri amici, guardare film, ascoltare musica, assistere a concerti e spettacoli, tutto in un contesto di realtà virtuale.
Come per tutte le esperienze virtuali, anche quella del social VR non esclude preoccupazioni: infatti, con la maschera dell’anonimato che le persone hanno dietro lo schermo, possono nascere numerosi episodi spiacevoli di cyber-bullismo, che si amplificherebbero con la possibilità fornita dalla realtà aumentata di interagire con il corpo.
Sicuramente Facebook ha dato un grande contributo alla diffusione della realtà virtuale, però sono ancora molte le possibilità che si possono integrare. Attualmente la realtà virtuale è presente per lo più per giochi e intrattenimento, ma sarà utilizzata in ambiti sempre più vasti della quotidianità, cambiando il modo in cui comunichiamo, lavoriamo, viviamo. Siete pronti per il cambiamento?